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Presentato il rapporto sull'”Evoluzione del Commercio con l’Estero per Aree e Settori” e lo studio SACE  “Restart”, dedicati all’andamento e alle prospettive dell’export italiano sui mercati globali

1) Lo studio, intitolato “Evoluzione del Commercio con l’Estero per Aree e Settori”, reperibile qui, si focalizza sull’evoluzione della domanda internazionale e sui possibili scenari nel biennio 2016-2017, allo scopo di indirizzare le strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane. Dal rapporto emerge che il commercio estero italiano tornera’ a crescere del 5,6% nel 2015 e arrivera’ a superare il 6% annuo nei due anni successivi. E’ un dato significativo, che rappresenta un cambio di marcia nella dinamica commerciale italiana, se si tiene presente che per ritrovare tale tasso di crescita per tre anni consecutivi occorre tornare al periodo 2005-2007.

 



2. Il rapporto di SACE, denominato RESTART, consultabile qui, presenta le tendenze dell’export italiano per il periodo 2015-2018.
Secondo le previsioni di SACE, le esportazioni italiane di beni cresceranno del 3,9% nel 2015, un tasso doppio rispetto a quello registrato nel 2014 e atteso in progressivo aumento nel triennio 2016-2018, fino ad attestarsi al 5%. Pur riconoscendo una congiuntura favorevole per l’Italia e l’Europa, tali previsioni sono quindi piu’ conservative di quelle del rapporto ICE-Prometeia.
Un ruolo di primo piano spettera’ ai prodotti dell’agricoltura e dell’industria alimentare, le cui vendite all’estero cresceranno del 4,5% nel 2015, accelerando a 6,5% in media nel 2016-2018. Per i beni di consumo nel loro complesso si prevede un recupero nel 2015 (+4%), con una crescita media annua del 5,3% fino al 2018. Le esportazioni dei beni strumentali cresceranno moderatamente nel 2015 (+3%) per poi accelerare anch’essi negli anni seguenti, mentre i beni intermedi progrediranno a ritmi piu’ contenuti (+3,9% tra il 2016 e il 2018).


 


3. SACE ha inoltre presentato la nuova Export Map, reperibile qui, una “bussola” per identificare i mercati che presentano le migliori opportunita’ per le eccellenze dell’export italiano.
Grazie a tale strumento, SACE associa il miglior potenziale a Stati Uniti ed Europa occidentale per i comparti dell’agroalimentare; Africa sub-sahariana e Sud-Est asiatico per la meccanica strumentale; Messico per i mezzi di trasporto; Canada per la componentistica automotive; Arabia Saudita, Emirati Arabi e Corea del Sud per il tessile e abbigliamento, soprattutto di fascia alta.


Gli studi, pur con diverse sfumature e pur evidenziando la crescente complessita’ del mercato globale su cui le nostre imprese si troveranno ad operare, confermano quindi il trend di crescita intrapreso dall’export italiano.