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NUOVE SANZIONI PER MANCATA ISCRIZIONE ALL’AIRE

AIRE

L’iscrizione all’AIRE è un diritto-dovere del cittadino (Legge n. 470/1988, art. 6) e costituisce il presupposto per usufruire dei servizi consolari forniti dalle rappresentanze all’estero e per l’esercizio di importanti diritti. Si evidenzia che la legge n. 213, art.1, comma 242 del 30 dicembre 2023 ha introdotto una sanzione fino a 1.000 euro per ogni anno di mancata iscrizione all’AIRE, per un massimo di 5 anni, per tutti i cittadini italiani residenti all’estero.

Si riporta di seguito il testo integrale del passaggio in questione unitamente al comma 243:
242. L’art. 11 della Legge 24 dicembre 1954, n.1228 è sostituito dal seguente:

<< Art. 11 – 1. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque, avendo obblighi anagrafici, contravviene alle disposizioni della presente legge, della legge 27.10.1988, n.470, e dei regolamenti di esecuzione delle predette leggi è soggetto alla sanzione pecuniaria amministrativa da 100 euro a 500 euro. La sanzione è ridotta, sempreché la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziate attività amministrative di accertamento delle quali l’autore della violazione abbia avuto formale conoscenza, ad un decimo del minimo di quella prevista se la comunicazione è effettuata o la dichiarazione è presentata con ritardo non superiore a novanta giorni.
2. Salvo che il fatto costituisca reato, l’omissione della dichiarazione di trasferimento all’estero entro il termine previsto rispettivamente dall’articolo 13, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n.223, o dall’articolo 6, commi 1 e 4, della legge 27 ottobre 1088, n.470, è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1000 euro per ciascun anno in cui perdura l’omissione. La sanzione è ridotta, sempreché la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziate attività amministrative di accertamento delle quali l’autore della violazione abbia avuto formale conoscenza, ad un decimo del minimo di quella prevista se la dichiarazione è presentata con ritardo non superiore a novanta giorni.
3. L’autorità competente all’accertamento e all’irrogazione della sanzione è il comune nella cui anagrafe è iscritto il trasgressore. Per il procedimento accertativo e sanzionatorio si applicano le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n.689. L’accertamento e l’irrogazione delle sanzioni sono notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui l’obbligo anagrafico non risulta adempiuto o la dichiarazione risulta omessa.
4. I proventi delle sanzioni di cui al presente articolo sono acquisiti al bilancio del comune che ha irrogato la sanzione>>.

243. All’articolo 6 della legge 27 ottobre 1988, n.470, dopo il comma 9-bis sono aggiunti i seguenti:
<<9-ter. Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30.3.2001, n.165, all’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n.196, e all’articolo 19, comma 2, della legge 28 dicembre 2005, n.262, che, nell’esercizio delle funzioni, acquisiscono elementi rilevanti che indicano la residenza di fatto all’estero da parte del cittadino italiano, li comunicano al comune di iscrizione anagrafica e all’ufficio consolare competente per territorio rispettivamente per i provvedimenti di competenza, inclusi quelli di cui all’articolo 11 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228.
9-quater. Il comune comunica le iscrizioni e le cancellazioni d’ufficio effettuate nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero all’Agenzia delle entrate per i controlli fiscali di competenza.>>